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La storia

La storia

Gli inizi | 1893

Simone Lattes (1862·1925) nel 1893 fonda a Torino l'omonima libreria, in via Garibaldi 3, dove avvia le prime iniziative editoriali dedicate alla città e al Piemonte.

Gli ambiti editoriali

Dal primo decennio del Novecento si definiscono i tre ambiti che caratterizzeranno la storia della Casa editrice: letterario, manualistico e scolastico.

Gli anni Venti e Trenta

Ernesto Lattes (1886·1937) Medico, assume la direzione della Casa editrice e la apre all'ambito scientifico.

Le leggi razziali

La Lattes cambia denominazione in seguito alle prime leggi  razziali. Pochi anni dopo, la Casa  editrice verrà commissariata dalle autorità in quanto proprietà di ebrei. 

"... le circostanze generali e le speciali esigenze del
mondo scolastico rendono preferibile l'adozione di una
ragione sociale generica quale potrebbe essere: Editrice
Libraria Italiana Torino…"

16 SETTEMBRE 1938

La Seconda guerra mondiale

“ ... nelle incursioni del Novembre e Dicembre 1942 e nelle successive dell'Agosto 1943 veniva del tutto distrutta la Tipografia Vincenzo Bona e con essa andavano perdute le partite di carta, intere edizioni e tutta la nostra attrezzatura tecnico-tipografica. Si può facilmente intendere la gravità del danno. La nostra Società è venuta così a trovarsi nella impossibilità materiale di allestire tutte le edizioni necessitanti per l'annata scolastica che si è iniziata da pochi giorni...”

8 NOVEMBRE 1943

Mario Lattes (1923•2001) sfugge alle leggi razziali e all'occupazione tedesca di Torino rifugiandosi nel Lazio e unendosi all'esercito inglese come interprete. Racconterà quegli anni nel romanzo autobiografico Il borghese di ventura, Einaudi.

Il bombardamento della Tipografia Vincenzo Bona evidenziato, in rosso, nella carta del Censimento edifici danneggiati o distrutti.
Per gentile concessione dell’Archivio Storico della Città di Torino, Fondo danni di guerra.

Il Dopoguerra

Con la Liberazione ha fine anche il commissariamento della Casa editrice e Mario Lattes ne assume la guida. Nascono collane di autori prima vietati o
sgraditi al regime. Si pubblicano Faulkner (statunitense), Erenburg (sovietico), Blum (ebreo socialista), Burzio (liberale antifascista).

Gli anni Cinquanta

Mario Lattes, pittore diventato editore, porta l'arte nel cuore dell'attività editoriale. Apre una galleria d'arte negli uffici della Casa editrice, fonda una rivista d'arti e lettere, invita altri pittori a collaborare alle copertine e alla veste grafica dei libri.

Mario Lattes in visita da Henri Matisse con Felice Casorati ed Enrico Paulucci

La Casa editrice lascia la storica sede di via Garibaldi, diventata troppo piccola. Carlo Mollino progetta gli spazi e gli arredi per i nuovi uffici di via Confienza, dove la Lattes ha sede tutt'oggi.

Gli uffici di Via Confienza disegnati da Carlo Mollino negli anni Cinquanta

Per gentile concessione dell'Agenzia del Demanio, Fondo Carlo Mollino conservato al Politecnico di Torino, Sezione Archivi Biblioteca "Gabetti”

Dagli anni Sessanta a oggi

L'evoluzione dei supporti a corredo dei libri scolastici.

Le nuove frontiere della didattica: realtà virtuale, intelligenza artificiale, metaverso.

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