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Gestione della classe come competenza fondamentale nella quotidiana attività scolastica

Ieri saper gestire una classe significava soprattutto saper mantenere la disciplina. Oggi i contesti educativi sono sempre più problematici e saper gestire una classe significa saper conoscere bene i propri studenti e le loro problematiche personali e/o familiari; saper proporre delle attività significative e in modo attraente per portare tutti gli allievi al successo formativo. La gestione della classe, però, non è sempre facile ed è proprio per questo che dovrebbe basarsi su solide conoscenze, derivate da teorie e da ricerche sui bisogni personali e psicologici degli allievi e sulle proprie competenze relazionali e professionali.

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Ambienti di apprendimento e benessere

Numerose sono le ricerche che documentano come le condizioni ambientali esercitino un’influenza importante sul benessere dell’individuo. Anche dal punto di vista psicologico si ritiene che il benessere/malessere di una persona sia soprattutto il risultato delle relazioni che essa instaura con l’ambiente in cui vive … e non solo fisico, ma con le strutture sociali e culturali che danno significato alla sua vita. Nell’ambito scolastico, molto importante è, quindi, la sempre maggiore attenzione a creare ambienti di apprendimento formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ciascuno.

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Come apprendono i nostri allievi?

Poiché tutti siamo diversi e unici, in una classe ci possono essere molti e diversi modi di apprendere e non certamente un unico modo! Eppure è ancora molto diffusa la pratica di un unico modello di insegnamento che prescinde dalle caratteristiche personali dell’alunno , in base alla convinzione che per imparare basta ascoltare le spiegazioni, impegnarsi e studiare. Se uno studente non impara con gli stessi ritmi e con le stesse modalità degli altri, basta insistere, accentuare l’allenamento, senza cambiare nulla nella proposta didattica. L’esatto contrario del modello di apprendimento evidenziato dalle neuroscienze.

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Benessere psicofisico e apprendimento: suggerimenti

L’ interdipendenza tra il benessere psicologico della persona e l’apprendimento (quindi anche la qualità dell’insegnamento) ha basi scientifiche. Ce lo conferma anche Goleman.
La felicità, infatti, “aumenta l’attività di un centro cerebrale che inibisce i sentimenti negativi, aumentando così la disponibilità di energia insieme all’inibizione dei centri che generano pensieri angosciosi. Questa configurazione offre all’organismo un generale riposo, e lo rende non solo disponibile ed entusiasta nei riguardi di qualunque compito esso debba intraprendere ma anche pronto a battersi per gli obiettivi più diversi ( Goleman, D. Intelligenza emotiva. Milano, Rizzoli, 1996).

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