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PAI e PIA: i figli della DAD

L’emergenza sanitaria che l’Italia ha attraversato ha reso necessari, nell’arco di pochi giorni, provvedimenti che hanno richiesto alle scuole di attivare, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, una didattica a distanza (DaD). I docenti, quindi, hanno riprogettato in modalità a distanza le attività didattiche che avevano previsto, evidenziando anche i materiali di studio usati e la diversa tipologia di gestione delle interazioni con i propri alunni. Ma quali sono gli strumenti e le modalità di valutazione che la scuola è stata chiamata ad usare durante la didattica a distanza? Si valuta allo stesso modo che in presenza? Cosa prevede la recente normativa? Cosa sono il PAI e il PIA?

Valutazione, DIDATTICA A DISTANZA, piano di apprendimento individualizzato , pian di integrazione degli apprendimenti

Valutare e certificare competenze

La scuola dell’autonomia è “Una scuola che mira, non solo ad istruire, ma anche e soprattutto a educare e a formare: una scuola che si impegna a far acquisire non solo le conoscenza, ma anche le “competenze”. (Umberto Tenuta, 1998)

Il recente D.Lgs 62/2017 specifica che la valutazione finale di ogni studente deve essere articolata in valutazione dei risultati di apprendimenti disciplinari e in certificazione delle competenze. Lo stesso decreto  precisa anche che i  Collegi dei docenti devono definire correlazioni più stringenti con la certificazione delle competenze, che fanno riferimento alle competenze “di cittadinanza” sottese al Profilo finale dello studente contenuto nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo. Per parlare di valutazione e certificazione delle competenze, però, occorre prima definire le competenze; poi lavorare per promuovere competenze; quindi osservarle per valutarle e, infine, certificarle.

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Il Decreto legislativo 62 del 2017: nuove norme in materia di valutazione

Il Decreto legislativo 62, Nuove norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, approvato il 13 aprile 2017, riordina e coordina in un unico testo le disposizioni vigenti in materia di esame di Stato conclusivo del primo e del secondo ciclo di istruzione; prove INVALSI (eliminazione della prova scritta a carattere nazionale dall’esame di Stato del primo ciclo di istruzione, ma anche l’introduzione della prova di inglese, insieme alle prove di italiano e matematica); certificazione delle competenze alla fine del primo ciclo (mediante un modello ministeriale di attestazione delle competenze trasversali e delle competenze chiave di cittadinanza).

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La valutazione come causa di malessere o come strumento orientativo e migliorativo

A scuola si usano da anni termini come controllo, interrogazione, correzione, sanzione … che si traducono in giudizi e voti. Oggi, però, si parla molto di valutazione  formativa, autentica, autovalutazione , ma in realtà cosa è cambiato realmente nelle classi? La valutazione dovrebbe essere uno strumento per l’apprendimento e diventare così uno dei mezzi più potenti non solo per migliorare i risultati degli alunni, ma anche per verificare se le strategie didattiche/metodologiche usate hanno permesso ad ogni alunno di fare i progressi previsti, di individuare gli elementi che sono stati di intralcio e quelli che possono essere migliorati.

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