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Italiano: cosa cambia con le NIN

Le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 confermano la centralità dell’Italiano nella formazione linguistica, culturale e civile delle studentesse e degli studenti, ma ne rinnovano l’impianto per rispondere ai cambiamenti sociali, tecnologici e culturali del nostro tempo.
L’insegnamento dell’Italiano non si limita più allo sviluppo di abilità di lettura e scrittura, ma si estende alla competenza comunicativa integrale, che comprende ascolto, parlato, riflessione linguistica, dimensione relazionale ed emotiva.

Le principali novità:

  • valorizzazione della comunicazione orale e della capacità di ascolto;
  • attenzione alla dimensione affettiva e relazionale della lingua;
  • recupero di esercizi classici (memorizzazione, lettura ad alta voce, riassunto) come strumenti di pensiero critico e sintesi;
  • maggiore spazio alla scrittura manuale e alla correttezza Grammaticale e ortografica, anche come esercizio di concentrazione e disciplina cognitiva;
  • elaborazione di testi digitali e multimediali, per sviluppare consapevolezza comunicativa nei nuovi linguaggi;
  • introduzione di nuove tipologie testuali non esclusivamente narrative, maggiore spazio al teatro e a nuove forme comunicative come la graphic novel;
  • collegamento tra lingua, pensiero e cittadinanza: la padronanza linguistica diventa strumento di inclusione, dialogo e partecipazione.

Cosa resta invariato

Rimangono saldi i principi che fondano l’insegnamento dell’Italiano:

  • la lingua madre come strumento primario di costruzione del sapere e della personalità;
  • l’importanza del docente come guida autorevole e responsabile, capace di orientare il desiderio di conoscere e di apprendere;
  • l’importanza dei generi letterari e delle tipologie testuali, studiati attraverso i testi di autori e autrici considerati “classici” della letteratura italiana, europea e mondiale, e della letteratura per ragazzi;
  • il legame tra lingua e cittadinanza, che promuove rispetto, ascolto e inclusione;
  • la continuità verticale dell’apprendimento linguistico, dalla scuola dell’infanzia al primo ciclo, in coerenza con il curricolo di istituto.

Indicazioni metodologiche

Le Nuove Indicazioni 2025 invitano a superare la frammentazione tra lettura, scrittura, Grammatica e lessico, per costruire percorsi unitari e laboratoriali, in cui la lingua diventi esperienza viva e condivisa.
Il docente è “magister”, regista di un apprendimento attivo, capace di valorizzare talenti e stili cognitivi diversi.

Esempi di buone pratiche:

  • laboratori di lettura condivisa, con confronto su testi di generi e culture diverse;
  • scrittura individuale e collaborativa, con attenzione al processo più che al prodotto finale;
  • riflessione Grammaticale e lessicale integrata nei testi letti o scritti;
  • esperienze di scrittura e lettura digitale (podcast, articoli, recensioni, blog, testi multimediali);
  • collegamenti interdisciplinari con Storia, arte e cittadinanza, per favorire.

Competenze e valutazione

L’insegnamento dell’Italiano concorre allo sviluppo delle competenze chiave europee e delle competenze trasversali di cittadinanza.

Le NIN definiscono quattro nuclei fondamentali di competenza:

  • Ascolto e parlato – comprendere, interpretare e comunicare messaggi orali in contesti diversi;
  • Lettura – analizzare testi letterari, informativi e digitali, cogliendone struttura, linguaggio e intenzione comunicativa;
  • Scrittura – produrre testi coerenti, corretti e adeguati a scopi e destinatari;
  • Riflessione sulla lingua – osservare e usare in modo consapevole le strutture linguistiche, riconoscendo varietà e registro.

La valutazione si basa su criteri di trasparenza e progressione formativa:

  • osservazione sistematica del percorso individuale;
  • feedback costante e condiviso;
  • valorizzazione dei miglioramenti, non solo dei risultati;
  • strumenti oggettivi (rubriche descrittive, prove autentiche, autovalutazioni).

In sintesi

Parole, pensiero, identità

  • Importanza della lettura (anche ad alta voce) e della scrittura.
  • Ritorno allo studio a memoria di poesie e brani.
  • Recupero del riassunto e importanza di un’ortografia sicura.
  • Grammatica intesa come un insieme di regole strutturali.
  • Rinnovata l'attenzione ai generi letterari e alle tipologie testuali.
  • Grandi classici e letteratura giovanile internazionale, testi non letterari, teatro e graphic novel.
  • Uso critico di testi multimediali e fonti digitali.
Con le Nuove Indicazioni 2025, l’insegnamento di Italiano invita a:

integrare tradizione e innovazione nella didattica della lingua

privilegiare l’approccio esperienziale e cooperativo

sviluppare competenze comunicative, emotive e relazionali

promuovere una lingua viva, inclusiva e consapevole

restituire centralità alla parola come strumento di pensiero e di cittadinanza attiva

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