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A breve gli Esami di Stato del 1° e 2°ciclo

Come si svolgeranno gli Esami di Stato nel 2023?
Si avvicina la chiusura dell’anno scolastico 2022/2023 e le istituzioni scolastiche si preparano a sostenere gli Esami di Stato.

L’esame di Stato – dichiara Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito – è un momento importante nella vita di ogni studente. Si tratta di un passaggio simbolico fondamentale nel percorso di crescita di ciascuno, oltre a costituire il momento finale dell’intera esperienza scolastica, chiudendo un ciclo iniziato con la scuola primaria. L’esame di Stato non si limita a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate dagli studenti ma ne valorizza il percorso formativo e la crescita personale. A tutte le studentesse e gli studenti che si preparano a questo importante momento – conclude il Ministro – voglio assicurare che ho ben presente le tante difficoltà che sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni a causa dell’epidemia. In virtù di questo, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento. Invito pertanto tutti gli studenti a vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti.
Maturità 2023: le novità nello svolgimento dell'esame 

Con Nota n. 4155 del 7 febbraio 2023 per il 1°ciclo e con l’Ordinanza ministeriale 45 del 9 marzo 2023 per il 2°ciclo sono state emanate le disposizioni sulle modalità di svolgimento degli esami conclusivi dei due percorsi scolastici.

Premettiamo subito che non ci sono significative novità rispetto lo scorso anno.
Quest’anno gli esami si svolgeranno in modo tradizionale, nel rispetto della normativa pre- Covid, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 62/2017.

Nelle superiori a fare eccezione saranno i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), che non sono requisito di ammissione all’esame ma potranno essere oggetto del colloquio. L’effettuazione delle prove INVALSI, invece, sarà requisito per l’ammissione, ma i loro esiti non concorreranno alla valutazione finale.

Novità, invece, negli istituti professionali di nuovo ordinamento, dove la seconda prova sarà totalmente diversa rispetto agli altri istituti: si tratta del primo Esame di Stato dei nuovi professionali, riformati 5 anni fa.

Con l’Esame di Stato 2022-2023 entra a regime il Nuovo Ordinamento degli istituti Professionali (Decreto Legislativo 61/2017). Esso prevede una nuova modalità di elaborazione della seconda prova scritta: la seconda prova non è centrata sulle discipline ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo. È un’unica prova integrata in cui il Ministero fornisce la “cornice nazionale generale di riferimento” e le commissioni costruiscono le tracce declinando le indicazioni ministeriali secondo lo specifico percorso formativo attivato dalla scuola.
Tutto sulla maturità 2023

Qual è la differenza fondamentale?
Nella seconda prova dei professionali, spiega Pistorino (FLC CGIL), non si discuterà di discipline, ma di competenze. Pertanto, il Ministero non invierà la prova già definita, ma indicherà alle commissioni le modalità per lo svolgimento della seconda prova.

Le commissioni avranno 2 giorni per elaborare le nuove seconde prove, adeguate alla dotazione tecnologica e laboratoriale della scuola e al percorso svolto da quegli alunni, in quella scuola.
Si tratta di un importante cambio di paradigma nell’elaborazione delle prove di esame a completamento del percorso avviato 5 anni fa con la riforma dei professionali, una riforma che ha cambiato l’intera impalcatura di questi istituti.

La riforma degli istituti professionali è stata, afferma Pistorino, una riforma molto accelerata, calata sui lavoratori di questi indirizzi di scuola, in maniera poco condivisa. C’è un’elaborazione a monte che non riguarda solo gli Esami di Stato: cambia l’impalcatura complessiva dello studio di questi ragazzi. (…) Non si studia più per discipline, ogni singolo docente non ha solo più la sua disciplina e le indicazioni ministeriali programmatiche generali, ma deve costruire, insieme agli altri colleghi delle altre discipline, dei percorsi di apprendimento orientati alla personalizzazione, rivolti alle competenze acquisite: un sistema di lavoro totalmente diverso rispetto agli altri indirizzi e che arriva, oggi, con gli Esami di Stato, a concludere un percorso che deve essere in qualche modo rispettato.

Come cambiano gli esami di Stato 2023: novità per gli Istituti Professionali. Seconda prova su competenze, quale sarà il lavoro dei commissari

CALENDARIO DELLE PROVE DI ESAME

FINE PRIMO CICLO
(scuola secondaria di primo grado, ex terza media)
L'esame si svolgerà tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2023.

Sono previste tre prove scritte:
una prova scritta di Italiano (o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento)
una prova scritta sulle competenze logico-matematiche
una prova scritta di lingue articolata in due sezioni (una relativa all’inglese e una alla seconda lingua straniera studiata).

Seguirà un colloquio per valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo.

FINE SECONDO CICLO (scuola secondaria di primo grado, quinta superiore)

- Prima prova scritta: mercoledì 21 giugno 2023, dalle ore 8:30 (durata della prova: sei ore);
- Seconda prova scritta: giovedì 22 giugno 2023 (per la durata della seconda prova si fa riferimento ai quadri allegati al D.M. 769/2018.
- Terza prova scritta: martedì 27 giugno 2023, dalle ore 8:30 (solo per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca).
- Il colloquio si svolgerà dopo gli scritti e riguarderà anche l’insegnamento trasversale dell'Educazione civica.

Negli scaricabili 1 e 2 approfondiremo entrambi gli Esami di Stato:
• SCARICABILE 1: Approfondiamo gli esami di fine primo ciclo
• SCARICABILE 2: Approfondiamo gli esami di fine secondo ciclo


 A cura di Viviana Rossi e Maria Enrica Bianchi

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