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Agenda 2030: che cos’è e come spiegarla ai nostri studenti

Che cos’è l’Agenda 2030

Il 1° gennaio 2016 sono entrati in vigore a livello internazionale l'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) ed i relativi Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) adottati all'unanimità dagli Stati  membri delle Nazioni Unite, che si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Anche l’Italia, come gli altri Paesi, ha messo a punto una propriaStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che comprende impegni ed obiettivi specifici correlati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) previsti dall’Agenda.

L'Agenda globale comprende 17 Obiettivi articolati in 169 ‘target' o traguardi, che si incardinano sulle seguenti cinque P:

  1. Persone: eliminare fame e povertà in tutte le forme e garantire dignità e uguaglianza;
  2. Prosperità: garantire vite prospere e piene in armonia con la natura;
  3. Pace: promuovere società pacifiche, giuste e inclusive;
  4. Partnership: implementare l'agenda attraverso solide partnership;
  5. Pianeta: proteggere le risorse naturali e il clima del pianeta per le generazioni future.

Questi i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile:

  1. sconfiggere la povertà: porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
  2. sconfiggere la fame: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione, promuovere un'agricoltura sostenibile;
  3. salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
  4. istruzione di qualità: fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti;
  5. parità di genere: raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze;
  6. acqua pulita e igiene: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico sanitarie;
  7. energia pulita e accessibile: assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni;
  8. lavoro dignitoso e crescita economica: incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
  9. imprese, innovazione e infrastrutture: costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile;
  10. ridurre le disuguaglianze: ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni;
  11. città e comunità sostenibili: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
  12. consumo e produzione responsabili: garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;
  13. lotta contro il cambiamento climatico: promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico;
  14. vita sott'acqua; conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;
  15. vita sulla terra: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica;
  16. pace, giustizia e istituzioni forti: promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli;
  17. partnership per gli obiettivi; rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.

L'agenda globale per lo sviluppo sostenibile

Specifico per la scuola l’OBIETTIVO 4: Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti
Oltre 214 milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo non stanno frequentando le scuole primarie e secondarie di primo grado. In Italia aumenta il tasso di completamento degli studi terziari e diminuiscono le uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione, ma molti quindicenni non raggiungono la soglia minima delle competenze per potersi orientare negli studi e sul lavoro.

Pertanto, per fornire a tutti un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, occorrerà, entro il 2030:

4.1 assicurarsi che tutti i ragazzi e le ragazze completino una istruzione primaria e secondaria libera, equa e di qualità che porti a rilevanti ed efficaci risultati di apprendimento

4.2 assicurarsi che tutte le ragazze e i ragazzi abbiano accesso a uno sviluppo infantile precoce di qualità, alle cure necessarie e all'accesso alla scuola dell'infanzia, in modo che siano pronti per l'istruzione primaria

4.3 garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad una istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, ad una istruzione professionale e di terzo livello, compresa l'Università

4.4 aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l'occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale

4.5 eliminare le disparità di genere nell'istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità, le popolazioni indigene e i bambini in situazioni vulnerabili

4.6 assicurarsi che tutti i giovani e una parte sostanziale di adulti, uomini e donne, raggiungano l’alfabetizzazione e l’abilità di calcolo

4.7 assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l'educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile

4.a costruire e adeguare le strutture scolastiche in modo che siano adatte alle esigenze dei bambini, alla disabilità e alle differenze di genere e fornire ambienti di apprendimento sicuri, non violenti, inclusivi ed efficaci per tutti

4.b (entro il 2020) espandere sostanzialmente a livello globale il numero di borse di studio a disposizione dei Paesi in via di sviluppo, in particolare dei Paesi meno sviluppati, dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo e dei Paesi africani, per l'iscrizione all'istruzione superiore, comprendendo programmi per la formazione professionale e della tecnologia dell'informazione e della comunicazione, tecnici, ingegneristici e scientifici, nei Paesi sviluppati e in altri Paesi in via di sviluppo

4.c aumentare notevolmente l'offerta di insegnanti qualificati, anche attraverso la cooperazione internazionale per la formazione degli insegnanti nei Paesi in via di sviluppo, in particolare nei Paesi meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo

La realizzazione dei 17 obiettivi di sviluppo è rimessa all'impegno di tutti gli Stati:  ogni paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile, che consenta di raggiungere i relativi obiettivi, rendicontando sui risultati conseguiti all'interno di un processo coordinato dall'ONU. L'adozione dell'Agenda 2030 rappresenta, quindi, un evento storico in quanto tutti i paesi, senza distinzione, sono chiamati a contribuire allo sforzo necessario a portare il mondo su un sentiero sostenibile.

E in Italia?

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) è stata approvata il 22 dicembre 2017. Essa definisce le linee direttrici delle politiche economiche, sociali e ambientali finalizzate a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030.

L'SNSvS è strutturata in cinque aree, corrispondenti alle "5P" dello sviluppo sostenibile proposte dall'Agenda 2030, ciascuna delle quali contiene scelte strategiche e obiettivi strategici per l'Italia, correlati agli Obiettivi dell'Agenda 2030:

  1. Persone: contrastare povertà ed esclusione sociale e promuovere salute e benessere per garantire le condizioni per lo sviluppo del capitale umano;
  2. Pianeta: garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali, contrastando la perdita di biodiversità e tutelando i beni ambientali e colturali;
  3. Prosperità: affermare modelli sostenibili di produzione e consumo, garantendo occupazione e formazione di qualità;
  4. Pace: promuovere una società non violenta ed inclusiva, senza forme di discriminazione. Contrastare l'illegalità;
  5. Partnership: intervenire nelle varie aree in maniera integrata.

A livello centrale il lavoro della SNSvS è stato condotto dal Ministero dell'Ambiente, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell'Economia. Nella fase di sviluppo sono state coinvolte sia le amministrazioni centrali e regionali, sia il mondo della ricerca e il mondo accademico. Il coordinamento dell'attuazione della strategia viene esercitato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Al fine di attuare tale coordinamento, nel 2018 è stata istituita la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile, presieduta dal Presidente del Consiglio.

Dal punto di vista della partecipazione della società civile e della diffusione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, una realtà significativa è rappresentata dall'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS). Si tratta di un'organizzazione creata nel febbraio 2016 che ha come scopo la diffusione, a livello sociale ed istituzionale, della conoscenza e della consapevolezza dell'importanza dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

ASviS realizza le proprie attività grazie ai contributi finanziari e operativi dei suoi membri, circa 220 tra istituzioni e organizzazioni della società civile di diversa natura: tra esse figurano, infatti, associazioni rappresentative delle parti sociali, associazioni di enti territoriali, università e centri di ricerca, fondazioni, associazioni della società civile attive nelle materie riguardanti specifici obiettivi. Tra gli obiettivi dell'Alleanza rientrano: favorire la diffusione di una cultura della sostenibilità, contribuire alla definizione di una strategia italiana per il raggiungimento degli SGDs ed elaborare un sistema di monitoraggio degli stessi.  Dal 2017 l'ASviS organizza ogni anno il Festival dello Sviluppo Sostenibile, manifestazione finalizzata a sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale e a diffondere la cultura della sostenibilità.

L'agenda globale per lo sviluppo sostenibile 

A cura di Viviana Rossi e Maria Enrica Bianchi 

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